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La Branciforti... Almanacco storico del calcio rosso - nero... (2011)

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La Branciforti calcio...


                                                                   (Febbraio 2011)

Scheda del libro:


Non solo ricordi, non solo nostalgia, ma anche e, soprattutto, uno spaccato di storia vista attraverso il filtro di questo almanacco e l’ottica del calcio, che per tanti tifosi rossoneri della “Branci” è stato vissuto nel segno della Polisportiva Branciforti. Un almanacco che farà rivivere momenti indimenticabili di questa storia ventennale, riportando alla ribalta personaggi, storie, immagini, situazioni che il tempo aveva sbiadito.



LA BRANCIFORTI

Venticinque anni di storia

1968 - 1993

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Diritti letterari riservati
(Di Fazio Maurizio)

Di Fazio Geom. Maurizio
Via Dalmazia, n° 107
94013 - Leonforte (En)

Il calcio illustrato - Aprile 2013 -

Pubblicato sul quotidiano La Sicilia del 20 aprile 2011- Articolo di Melo Pontorno


  La Branciforti Almanacco storico del calcio   rossonero di Maurizio Di Fazio



Edito nel mese di febbraio 2011 dalla Bonfirraro Editore di Barrafranca, il geometra Maurizio Di Fazio con il volumetto La Branciforti - Almanacco storico del calcio rossonero 1968 -1993, con molteplicità di dati storici e di racconti inediti, ci descrive la prestigiosa storia dell’Associazione Polisportiva Branciforti. Un libro, a dire dell’autore, “che trasmette ricordi, immagini, particolari… di una piccola squadra di paese”. Una squadra, la Branciforti, nata nel 1968 “quando un manipolo di appassionati, su tutti Nino Barbera - loro portavoce Padre Mazzaglia - si riunì presso la sacrestia della Chiesa Madre e presi dal calore particolare del calcio… fondarono la Polisportiva Branciforti”. Questo maneggevole ed interessante volumetto di storia di calcio locale fa seguito ai precedenti volumi quali I 400 anni di cultura a Leonforte (2008 - Libro On - Line), Il Barone Rosso leader maximo della sinistra siciliana (2009), Io sono Nino e basta (2010) e La Leonfortese victoriosa et fidelisima (2010). La squadra di calcio Branciforti fu fondata “per togliere i ragazzi della Granfonte dalla strada e dalle cattive compagnie”. Nei primi tempi questa società fu “chiamata” la società di Salita Buscemi, dal nome della via dove “fu ubicata la prima sede sociale”. Il primo suo presidente fu l’avv. Carmelo Salamone, che svolgeva anche il ruolo di giocatore e di capitano, dirigenti furono eletti lo scomparso Meri Pecora (anche allenatore) e Nino Barbera, segretario Emilio Mazzola, una “squadra amministrata dai suoi dirigenti con oculatezza e parsimonia”. Oltre al calcio, le altre attività promosse dalla Polisportiva Branciforti sono stati il ciclismo e la pallavolo femminile e maschile. Nel settore calcio la Branciforti ha vinto per due volte il campionato di 3^ Categoria e per una volta (nella stagione 1990/91), quale Tavaca- Branciforti, quello di 2^ Categoria, mentre nella pallavolo femminile la squadra ha vinto il campionato provinciale “ Under 14”. Nei primi anni di attività agonistica, la Branciforti, come ci racconta Maurizio Di Fazio, disputò solamente campionati giovanili (juniores ed allievi). La prima partita - Campionato juniores - della Branciforti fu disputata il 4 agosto 1968. Dalla stagione 1970/71 inizia l’attività agonistica della Branciforti “iscrivendosi per la prima volta al campionato di terza categoria, mentre prima aveva svolto solamente attività giovanile”. Il primo incontro ufficiale in terza categoria fu disputato il 13 dicembre 1970 contro il Troina, piazzandosi alla fine del campionato al 5° posto. Il bomber della squadra, con 17 goal realizzati, fu l’attaccante Mimmo Foranna. I colori della squadra, dapprima giallo-verde, poi passarono a quelli rosso-nero, colori “suggestivi e vivaci”. La sede sociale da Salita Buscemi fu dapprima spostata in Piazza Branciforti, per poi essere ubicata lungo il Corso Umberto, il salotto della Città di Leonforte. Alla direzione della squadra, dopo Meri Pecora, sono succeduti Melo Pontorno, Tano Lopes, Signorello Fiorenza, Melino Risicato e Girolamo Marsiglione. Il tifoso per eccellenza della Branciforti è stato Adolfo Scelfo, appartenente ad una delle famiglie più nobili di Leonforte, conosciuto da tutti i leonfortesi per la sua altezza come “il gigante buono”. La Branciforti, essendo rimasto scapolo, era la cosa a cui teneva di più nella vita. Al momento, infatti, che la Polisportiva Branciforti decise di non iscriversi più ad un campionato dilettantistico, non avendo a Leonforte altri interessi, “non restò altro che raggiungere il fratello maggiore a Roma”. Questo almanacco, come dice lo stesso autore, è “un’importante documentazione del nostro recente passato per offrire ai meno giovani un lodevole occasione di conoscere la storia rosso-nera della Branciforti”. Manifesto programmatico del volumetto è il seguente pensiero dello storico leonfortese Enzo Barbera: “Ciò che vi racconto è un po’ storia e un po’ leggenda. Alcune vicende le ho vissute personalmente e talune persone le ho conosciute direttamente. Altri fatti mi sono stati narrati dai protagonisti e altri ancora li ho percepiti nell’aria”.

                                                                                      Giuseppe Sammartino (Obiettivo & Affari)




Giornale Epoca 88 - N° 1 del 15 dicembre 2011